Poche ore fa, è stato approvato l’Ordine del Giorno a mia prima firma n. 9/02790-bis-AR/322 alla Manovra di Bilancio, che impegna il governo a valutare l’opportunità di autorizzare, in un prossimo provvedimento normativo, il CREA ad assumere personale operaio anche a tempo indeterminato, nell’ambito della contrattazione nazionale vigente degli operai agricoli e florovivaistici.
Tale possibilità assunzionale a tempo indeterminato è limitata, di fatto, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. Il CREA è il maggior Ente di ricerca agroalimentare italiano e uno dei più importanti a livello europeo, fornendo al sistema agroalimentare italiano un contributo chiave per l’innovazione e la competitività.
Una parte strategica della sua attività è svolta nelle aziende agricole, oltre 5.000 ettari dedicati all’attività di ricerca e sperimentazione.
Grazie a tale ricerca sono state date risposte importanti alle emergenze nazionali, come nel caso della cimice asiatica, o per migliorare la sostenibilità ambientale delle produzioni nazionali di eccellenza.
Uno sforzo compiuto, in buona parte, dalle maestranze agricole assunte dal CREA a tempo determinato e mai oggetto di passaggio a contratti a tempo indeterminato.