Avere o meno la residenza nel luogo in cui si lavora non può essere un discrimine per la somministrazione del vaccino al personale scolastico e universitario.

Per questo motivo, ho depositato l’interrogazione parlamentare n. 4/08357, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e a diversi ministeri, con l’obiettivo di stimolare, da parte del Governo, un intervento che faccia ordine e chiarezza nelle diverse politiche regionali e garantisca a tutti docenti e lavoratori di scuole ed università la possibilità di vaccinarsi.

Bisogna, infatti, considerare che molti di essi, spesso anche precari, lavorano e vivono in una Regione diversa da quella in cui hanno la residenza. Non per questo non hanno diritto al vaccino.

Dare a tutto il personale di scuole e università, tra le categorie maggiormente a rischio per l’esposizione al Covid-19, la possibilità di accedere alla campagna di vaccinazione rende la stessa sicuramente più efficace e contribuisce ad aumentare la sicurezza nei luoghi di formazione.

La notizia della presentazione dell’interrogazione parlamentare ha avuto un’importante risonanza mediatica a livello nazionale, a cui ha fatto seguito anche un’intervista sul portale Orizzonte Scuola, vero e proprio punto di riferimento per il personale scolastico.

Di seguito, segnalo alcuni links:

https://www.orizzontescuola.it/covid-19-vaccino-anche-ai-docenti-non-residenti-del-sesto-m5s-sono-particolarmente-esposti-al-contagio-subito-accordo-fra-regioni-intervista/

https://www.fanpage.it/politica/scuola-la-richiesta-del-m5s-vaccinare-personale-e-docenti-dove-lavorano-anche-se-non-residenti/

https://www.tecnicadellascuola.it/vaccinazioni-si-ma-nella-regione-di-residenza-il-problema-finisce-in-parlamento

https://scuola24.ilsole24ore.com/art/scuola/2021-02-23/tar-bari-sospende-l-ordinanza-dad-difetto-motivazionale-190211.php?uuid=ADuw9lLB

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