Lo scorso aprile, in due articoli online, da Piedimonte Matese giungevano all’allora Ministro dell’Interno “baci e abbracci”, roboanti ringraziamenti per “l’attenzione che sempre rivolge al Matese e in particolare a Piedimonte Matese” per aver stanziato fondi per la sicurezza urbana e, nello specifico, per un impianto di videosorveglianza.
L’estensore di quella lettera al ministro si prendeva i meriti di una richiesta che, tra l’altro, era stata presentata dal Comune per l’ammissione ai finanziamenti di cui all’art. 5, comma 2ter, del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48 (Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città).
Sta di fatto che nella graduatoria definitiva il Comune si piazzava, purtroppo, solo al 1463° posto, mentre il Ministero dell’Interno, con un comunicato del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia, datato 1° marzo 2019, riferiva che il decreto del Ministro dell’Interno del 28 febbraio 2019, implementando la dotazione finanziaria originaria di ulteriori 30 milioni di euro, autorizzava uno scorrimento della graduatoria fino alla 646ª posizione.
Nulla di fatto, quindi. Dopo la “passerella” mediatica, al “danno” comunicativo si era aggiunta anche la “beffa” per il Comune!
Ma non è che si trattava di dichiarazioni infondate solo per attirare un po’ di attenzione e collezionare un altro articolo da inserire nel piuttosto scarno curriculum?
Verificare prima i provvedimenti di assegnazione – pubblicati più di un mese prima – non avrebbe evitato al mittente di quella lettera di collezionare una figuraccia di tale portata?
500mila euro per il Palazzo Ducale saranno pochi, non v’è dubbio, ma sono 500mila volte più di ZERO!