Tra depontenziamento e…declassamento!

L’analisi dettagliata ed il confronto tra le diverse stesure del Piano Ospedaliero della Regione Campania e le dichiarazioni del Governatore e del Presidente della Commissione Sanità stanno rendendo ancor più evidenti le scelte politiche effettuate in ambito regionale per il depotenziamento/declassamento del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese, nell’alto casertano.

Le originarie intenzioni della Regione Campania

Per comprendere cosa sia avvenuto è importante riferirsi alla riunione del 27 novembre 2018 della V Commissione Sanità e Sicurezza Sociale (si veda http://www.consiglio.regione.campania.it/…/CM…/servlet/Docs…), convocata per discutere della disattivazione di alcuni Punti nascita, tra cui quello di Piedimonte. Nell’ambito della stessa riunione, ed in successive dichiarazioni mediatiche, il suo presidente ribadiva (e di questo si faceva portavoce del Governatore) di voler potenziare l’offerta ospedaliera con ulteriori DEA di I livello, al fine di scongiurare definitivamente il problema della disattivazione dei Punti nascita e di garantire una migliore assistenza per le popolazioni delle aree interne.

Le dichiarazioni di De Luca

E tale intento veniva confermato dallo stesso Governatore in una dichiarazione ufficiale del 17 dicembre 2018, rilasciata in seguito all’approvazione del Piano: «Il nuovo Piano Ospedaliero, tra l’altro, prevede – come già richiesto in deroga dalla Regione ad aprile scorso, i punti nascita di Sapri, Polla e Piedimonte Matese, inseriti in Dea di I livello.» (si veda http://www.regione.campania.it/regione/it/news/primo-piano/approvato-il-piano-ospedaliero-della-regione-campania-de-luca-un-risultato-straordinario ). 

L’avvenuto depotenziamento/declassamento

Ed in effetti, nell’ultimo aggiornamento del 28 dicembre 2018 del Piano, i citati presidi ospedalieri di Sapri e Polla vengono effettivamente riconfigurati a DEA di I livello. Tale riconfigurazione, all’opposto, non investe il presidio di Piedimonte Matese, che viene sostituito da quello di Sessa Aurunca, che ottiene la suddetta riconfigurazione.
Cosa sia accaduto in quei dieci giorni resta ancora un mistero. Un mistero che si infittisce, considerando le numerose incongruenze rilevate negli atti emanati dalla Regione Campania, che saranno oggetto di una segnalazione che inoltrerò al Ministro della Salute nelle prossime ore.


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